“Un campionato dignitoso, migliore di quello della scorsa stagione”. Questo era l’obiettivo fissato dal presidente della Lazio Lotito all’inizio del torneo. Oggi, a due giornate dalla conclusione, il raggiungimento della qualificazione in Coppa UEFA e il possibile sesto posto hanno il sapore dell’impresa o quantomeno del traguardo raggiunto a dispetto di tutto e di tutti. A dispetto degli scettici per principio, dei benpensanti che credono che siano solo i soldi a fare i risultati, di quanti rimpiangono il passato e non vedono possibilità di un miglior futuro con questo presidente, di chi contesta sperando vada male per aver più forza per far valere le proprie idee (e i propri interessi). Oggi registriamo diversi fatto che credo siano difficilmente contestabili. Registriamo che la promessa fatta due anni fa di un lento miglioramento è stata raggiunta senza far rischiare il fallimento alla Lazio e riducendo i debiti. Non basta, e qui arriviamo al secondo fatto da annotare. La gente non è soddisfatta, il tifo organizzato pretende di più. In virtù di un sogno è disposta a rinunciare a quella che ad oggi è la miglior certezza che due anni fa si poteva solo sognare. Nell’estate del 2004 si era disposti a tutto pur di non sparire: “giochiamo con i ragazzini, saremo 80.000 tutte le domeniche, basterà la curva e Di Canio per far tornare grande la Lazio”. Chiacchiere, le solite chiacchiere piene di retorica di chi vuole sollevare le masse dandogli un messaggio pieno di entusiasmo a buon mercato. Ieri, complici anche le campagne contro il presidente, allo stadio Olimpico c’erano poco più di 30.000 persone per festeggiare l’importante traguardo raggiunto. Pochi ad applaudire Delio Rossi (anche lui criticato perché ha avuto il torto di ricordare che nello sport è importante partecipare, è importante guardare ad obiettivi sempre migliori), a rendere il giusto merito giovani della Lazio così come ai veterani che nei momenti difficili l’hanno presa per mano. Ora una provocazione, forse eccessiva, come la contestazione che ogni domenica da otto mesi spinge le persone a parlare più di quanto si sente nelle Radio nel corso delle settimane che di quanto di bello si vede sul campo di gioco, è il seguente: Molti temono che il gruppo che vorrebbe acquistare la Lazio potrebbe stancarsi, mollare e tornarsene dal paradiso da dove molti vorrebbero arrivasse. E se a stancarsi fosse Lotito? E se fosse l’artefice della salvezza e della rinascita a tornare nell’anonimato da dove era stato tratto per amor di patria, cosa succederebbe? Paperon de Paperoni arriverebbe? I tifosi comprerebbero loro la società (e i debiti?). Si faranno nuove marce per far vedere quanti si è duri e puri? Quest’anno il tifo della Lazio ha abbandonato la Lazio, questo è l’ultimo dato da registrare, si è preferito contestare, disertare le tribune, urlare contro e mai pro.
FORZA LAZIO E COMPLIMENTI A TUTTI I GIOCATORI SONO LORO IL MIGLIOR SPOT PER I NOSTRI COLORI
lunedì, maggio 01, 2006
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4 commenti:
non credo che si puo' dar contro ad una curva dicendo che ha tifato sempre contro e mai pro.La Curva Nord quest'anno e' stata ancora una volta il 12° in campo.nn a fatto mai mancare il sostegno ai ragazzi a prescindere dalla contestazione al sig lotito.ed e' comunque la parte maggiore degli abbonati che ha portato soldi in contanti nelle casse della Lazio.(togliete gli abbonati di Curva e ditemi quanti sarebbero stati gli abbonati).E per finire contestazione si,ma sempre nei limiti della civilta' anche se piu' tempo passa e piu' si e' stanchi.Chi critica la Curva sta a casa e allo stadio nn viene.Quindi se ancora ce ne fosse bisogno oggi piu' che mai Ale' la Lazio Ale' Curva Nord.
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