Cronaca di un trionfo. Cronaca di una partita che il giorno dopo ti fa camminare ad un metro da terra e con gli occhi alla ricerca di qualche cuginetto che di solito quando perde cade vittima dei blocchi del traffico.
L’inizio della partita ha fatto subito capire che in campo c’era una squadra determinata, tosta. Mudingaij e Mutarelli a centrocampo hanno conquistato subito gli spazi a De rossi e Perrotta costringendo Pizarro a leziosi e quanto mai inutili cambi di campo che finivano solo per rallentare la manovra della Roma. Ieri sera tutto ha girato: l’intensità, la precisione, la volontà. Poco prima dello scadere dei primi quarantacinque minuti Cribari svetta di testa su preceiso corner di Oddo. Traversa. forse è un segnale di quello che dopo un minuto si avvererà. Quando arriva il gioiello di Ledesma che Doni riesce solo a guardare, è lo stadio biancoceleste ad esplodere, a far tremare le fondamenta dell’Olimpico per abbracciare gli undici che in campo stavano offrendo una prestazione maiuscola. Il primo tempo finisce qui. La ripresa riprende con la stesa trama, anzi, ancora più chiara. La Lazio ha spezzato l’equilibrio, ora ha in pugno i giallorossi e inizia a strapazzarli dopo cinque minuti quando Pandev viene fermato da Doni. Rosetti non vede, per fortuna il guardalinee si e dopo un breve consulto assegna il calcio di rigore. Per cercare di tenere a galla i giallorossi estrai prima il cartellino rosso, poi ci ripensa e tira fuori quello giallo abbonando al portiere della Roma una espulsione sacrosanta. Dal dischetto Oddo che guarda il portiere cadere in terra in anticipo e lo spiazza. Due a zero. La partita riprende ma la Roma non c’è, si fa vedere solo per il nervosismo tipico di chi no sa perdere. Ad andare in anticipo a fare la doccia dopo pochi minuti dovrebbe essere Totti, reo di una spinta immotivata su Zauri. I giocatori in campo hanno forse il merito di non far degenerare la partita. Il tre a zero arriva grazie ad un taglio in area di rigore di Mauri che con l’esterno destro supera doni e coglie la traversa, la palla torna in campo e Mutarelli insacca. Delirio nello stadio. Per la prima volta nella storia la Lazio vince in campionato con tre gol di scarto. Oggi si rivedranno certi giudizi, scenderanno dall’Olimpo alcuni fenomeni troppo velocemente acclamati. La Lazio invece deve godersi questa vittoria storica, godersela e trasformarla in una spinta determinante per affrontare i prossimi impegni con Livorno e Inter. Ultima, ma non per importanza, la grande prova del tifo. Unito, bello, festoso. Il rammarico è non vederlo sempre così. Senza voler entrare nella questione, dei perchè o della colpa di chi è. Ieri sera è stato bellissimo, tutto qui. GRANDE LAZIO, GRAZIE LAZIO.
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