domenica, marzo 04, 2007

Lazio - Catania - Una giornata importante

Anche il Catania è alle spalle. Con una sofferta vittoria per 3 a 1 la Lazio ha superato un ostacolo difficile, insidioso che nel girone di andata aveva stupito tutti assestandosi nelle zone alte della classifica. La Lazio scesa in campo oggi non è stata all’altezza delle prestazioni precedenti. Soprattutto nel primo tempo è sembrata patire troppo il Pressing degli ospiti bravi ad arginare e ripartire. Il gol del vantaggio seppur avvenutosi azione di calcio d’angolo, è stato il risultato di una partita ben giocata dagli uomini di Marino che nel finale di primo tempo hanno avuto una ghiotta occasione per segnare il due a zero e probabilmente chiudere il match. La Lazio stenta molto anche nei primi minuti della ripresa. Sembra distratta, con poca lucidità e forza nelle gambe. Anche i passaggi più elementari non vanno a buon fine. I cambi di Rossi hanno però il merito di rivitalizzare la squadra. Già nel primo tempo l’ingresso di Mudingaji al posto di Belleri riporta la Lazio ad un assento più stabile. Berhami retrocede sulla linea de i difensori ed il centrocampo acquista maggior robustezza. Nella ripresa le sostituzioni portano Jimenez al posto di Mauri e Tare al posto di Pandev che da pochi minuti aveva riportato il risultato sull’1 a 1. La rete della vittoria arriva ala termine di venti minuti di assedio alla porta catanese e arriva grazie a Siviglia che sfrutta la deviazione di Tare su un cross di Ledesma. L’Olimpico esulta in un grido di liberazione che spazza le fosche nubi che si addensavano per il terrore di aver perso l’appuntamento con la vittoria più importante della stagione. A tempo scaduto arriva la Rete del 3 a 1 grazie a Rocchi che chiude definitivamente l’incontro. Un discorso a parte merita la cornice di pubblico. Molti addetti ai lavori hanno ironizzato sugli striscioni presenti in Tevere e in curva sud che inneggiavano a Lotto, forse qualcuno ha avuto da ridire anche su quello che recitava “TUTTI INSIEME TIFIAMO LAZIO”. È forse un male? Forse qualcuno non è d’accordo? Forse i laziali con partita IVA sono gli unici ad avere il diritto di tifare e di dire cosa si può o cosa non si può? A prescindere da questo, non può non registrarsi una inversione di tendenza importante, quella che ha portato lentamente il pubblico “normale” a schierarsi, a prendere parte all’incontro con la voglia pura e semplice di tifare per la Lazio, non contro qualcuno. La differenza è tutta qui tra chi canta LAZIO ALÈ di vecchia memoria e chi intona un Lotito…. Questo tanti nostalgici delle immagini in bianco e nero o delle Lazio dorate che ancora ne piangono i fulgori forse lo hanno dimenticato. Peccato per loro. LAZIO ALÈ

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