venerdì, marzo 10, 2006

Lazio – Reggina – La domenica del silenzio

Domenica sarà il giorno del silenzio. Allo stadio Olimpico alcune frange della tifoseria biancoceleste diserteranno l’appuntamento con la squadra per protesta contro la dirigenza. È il culmine di una situazione che dall’inizio della stagione si trascina con puntuali insulti rivolti al presidente Lotito nel corso delle partite e attraverso una campagna di comunicazione che ogni giorno della settimana, attraverso alcune radio, aggredisce l’attuale dirigenza rea di non aver assecondato le aspettative di una parte della tifoseria. La goccia che ha fatto traboccare il vaso della contestazione questa volta gira attorno alla mancata volontà da parte di Lotito di incontrare una cordata di imprenditori, rappresentata da Giorgio Chinaglia, che vorrebbero rilevare le quote azionarie in mano a Lotito, Mezzaroma e altri soggetti minori, per rilanciare, sempre a detta dei contestatori, la società verso nuovi fasti. Domenica molto probabilmente le attese dei contestatori saranno rispettate, la Lazio, in corsa per un piazzamento UEFA, dovrà fare a meno del sostegno di una parte del suo pubblico. Quanto è giusto tutto questo? Perché tutta la tifoseria o la società devono subire fino a questo punto le volontà di alcuni. Questi contestatori, se Lotito lasciasse la società in mano a persone inaffidabili, come giustificherebbero il peggioramento o il fallimento della società? Far venire meno l’appoggio alla squadra, penalizza giocatori e società in un momento delicato. I laziali sono tanti, non solo quelli che vanno allo stadio, non solo quelli che guardano la partita su Sky, non solo quelli che vanno in curva. I laziali veri sono quelli che gioiscono e soffrono per la propria squadra e la sentono parte di se. Senza fare appelli ad andare o non andare, sarebbe giusto che ognuno ragionasse con la propria testa senza delegare ad altri. Senza farsi rappresentare da quanti capeggiano questa fronda. Perché una cosa è certa. Con Lotito fino ad ora ci si è salvati, si sta lentamente, molto lentamente crescendo, e soprattutto sai è ancora vivi. Se i nuovi investitori non mantengono le promesse, cosa succede? Se la Lazio cade in mano ad imprenditori meno capaci di Lotito, i laziali, tutti i laziali, con chi dovranno arrabbiarsi. La curva ed i loro rappresentanti come giustificherebbero certe scelte. Da domenica si supera un nuovo limite, quello che assoggetta le società ai voleri di alcuni gruppi che fanno pressione in città. Volete assecondare questa degenerazione? Io personalmente no, continuando a tifare Lazio e sperando sempre che ci siano dirigenti e pubblico capaci di rispettare il proprio ruolo nei rispetti dell’altro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Lotito vattene!!!! Non esiste un progetto!!!C'e' solo la sua arroganza ed i suoi interessi!!!!

Anonimo ha detto...

io sto a Glasgow e vi assicuro che fino a tre anni fa eravamo i piu' conosciuti e seguiti in UK insieme a Juve e Milan.....basta con gli scambi di figurine!!!!

Anonimo ha detto...

Laziooo tu non sarai mai solaaaa

tutti allo stadio!